NOC Italian National Rally 2018 - Ciao Giorgio
In fondo la moto è libertà!
Lo si sente spesso dire, ma che significa libertà? Libertà dai pregiudizi e dalle convenzioni viene da pensare quando accostata alla motocicletta. In parte è così, ma libertà è qualcosa che attiene all'animo umano, credo sia da ricercare nella nostra capacità di essere individuo in modo pieno, ovvero nella consapevolezza della propria unicità e nel perseguimento dalla felicità. Si felicità.
Essere felici ed in equilibrio con se stessi è il primo passo per saper interagire con gli altri.
Ed in questo mondo dove spesso si cerca nel gruppo una sorta di giustificazione ed amplificazione del proprio essere e ci si trova sicuri in una propria zona di conforto, saper essere individuo ed al contempo essere rivolto agli altri con atteggiamento aperto è merce rara.
Il vero viaggio però inizia proprio dove finisce questa "confort zone", ovvero dove scopriamo il nuovo e l'inaspettato, dove le amicizie trovano conferme si, ma anche dove nuove amicizie cominciano. Le cose belle accadono a chi le sa accogliere.
E allora se agognate la libertà liberatevi da sovrastrutture mentali, da competizioni personali e pregiudizi sull'altro e godete della libertà di guardare la vita con gli occhi di bambino...in fondo le nostre moto sono solo giocattoli per bambini cresciuti...torniamo a prenderci meno sul serio.
Ma parliamo del viaggio, ho sempre un enorme piacere nell'organizzare la partecipazione ad un raduno o un viaggio in compagnia dei miei amici, ovvero del Wild Bunch, in questa occasione però, che si svolgeva a sole due settimane dalla nostra Reunion e con l'apertura della stagione estiva che aggrava gli impegni professionali di molti di noi, non ho avuto modo di organizzare e non ho voluto forzare la mano con una partenza di gruppo per questo NOC Italian National Rally 2018.
Ma volevo esserci, per una serie di motivi;
il primo è perché questo meeting voleva ricordare Giorgio Lanza che per gli appassionati della mia generazione rappresenta una vera e propria istituzione, ed esserci per me è stato un sincero e sentito omaggio alla sua memoria, amplificato e caricato di emozione dalla presenza dalla famiglia di Giorgio, dalle sue figlie Vera e Giorgia...queste sono le cose che mi piacciono davvero;
poi, ovviamente trascorrere un fine settimana con amici che incontro purtroppo in poche occasioni nel corso dell'anno e al contempo rodare il motore Combat del mio Commando '72 - che per altro va come un treno - il che comporta una grande auto gratificazione...gongolo;
ed infine esserci per supportare Giuseppe "Brigo" Briganti, che ha organizzato questo raduno come Italian Branch del NOC, che auspico diventi un appuntamento fisso del Calendario degli appuntamenti dedicati alle Inglesi.
Cosi il sabato mattina mi sono svegliato presto ed ho deciso di partire. Solo.
E siccome sono un uomo felice, mi sono concesso il piacere di condividere le buone sensazioni che offre un viaggio attraverso la nostra bella Italia, con gli amici dell'Heart's Owners MC. Così a sorpresa, solo in prossimità dell'orario del loro meeting point, li ho avvisati che li aspettavo sul G.R.A . di Roma.
Partire in solitaria alle 7.00 del mattino e percorrere la Via Flacca su uno dei tratti di costa più spettacolari della penisola ti riempie il cuore, il blu del mare, il sole che piano piano si alza e ti accarezza il viso è quanto di più intimo e gratificante l'esperienza di motociclista possa dare.
Dalla Flacca arrivo sulla Via Appia prima e sulla Via Pontina poi fino al G.R.A. dove mi fermo per un controllo, rabbocco benzina e caffè in attesa dei miei amici, non vedo l'ora di vedere le loro facce nel trovarmi li...
il primo ad arrivare è Fester, di li a poco il gruppo, con Ennio, Claudio, Raffaello, Alessio, Andrea, Massimo, Carlo, Livio e Giorgio, rientriamo sul Raccordo ed usciamo sulla Cassia Bis
sotto il road book "old school" di Carlo,
il percorso si rivelerà lentamente, ma non troppo, nella sua bellezza
si parte, il percorso dicevo è molto bello,
fatto naturalmente di strade secondarie belle paesaggisticamente ma anche da guidare
nelle foto il gruppo in sosta a Vetralla
poi sosta a Montefiascone per un rabbocco
sulla statale 71 fino a Ficulle
obbligatoria la tappa a La Sosta del Motociclista
la mia Commando '72...l'ho presa come basket case,
non so quante volte l'ho smontata e rimontata, ci conosciamo intimamente,
gli ho rifatto il motore Combat, è un motore potente,
le faccio il torto di non saperle dare modo di esprimersi al massimo perché non sono un manico,
ma l'ho curata e tirata su con amore ed è in splendida forma,
con i km ogni piccola preoccupazione svanisce
Città della Pieve
intorno alle quattro del pomeriggio siamo a Tuoro sul Trasimento,
ci accolgono un po di amici è stata una lunga ed intensa giornata,
prendiamo i bungalow rapidamente, un catartico bagno rigenerante è d'obbligo
molti degli amici arrivati il venerdì sono fuori perché il programma prevedeva la visita al Registro Storico MBA Morbidelli-Benelli a Sant'Angelo in Vado (AR)
la MBA che sta per Morbidelli-Benelli Armi, in seguito Moto Benelli Armi, per chi non lo sapesse era una casa motociclistica italiana fondata a Sant'Angelo in Vado nel 1976.
Nacque al fine di produrre per i privati le repliche delle vittoriose Morbidelli 125 da GP, ma quando Giancarlo Morbidelli lasciò la società, la MBA divenne un costruttore indipendente

nelle foto Paolo Targa del Registro MBA fa da Cicerone al gruppo
mentre il gruppo è alle prese con il rientro noi decidiamo di fare un bagno al lago
la piscina si rivela una più comoda opzione...
il gruppo in uscita al Registro MBA è ormai rientrato, ci si saluta, prendiamo una birra, tempo di una doccia e poi si va tutti a cena
questi camping sono perfettamente in linea con lo spirito dei raduni degli Owners Club inglesi o nordeuropei ma a mio giudizio poco si sposano con le abitudini ed il gusto Italiano, sono personalmente convinto che questi incontri non debbano somigliare ad eventi d'oltremanica ma debbano mantenere le peculiarità del nostro modo di aggregare e stare insieme...soprattutto a tavola!
nel corso della serata è stato bello dedicare un momento a Giorgio, qui alcune foto con Brigo che introduce le figlie Vera e Giorgia e l'intervento di Claudio sicuramente emozionato, queste sono le cose che contano davvero, è stato bello, bravo Brigo!
è mattino, un caffè poche chiacchiere, è già tempo di ripartire, si preparano le moto
personalmente decido di rientrare con Mauro, Johnny, Dino ed Ettore, che vogliono partire per le 11.00. Mi spiace lasciare gli altri amici con cui ho condiviso il viaggio di andata e che rientreranno a Roma con calma, ma ho 400 km da fare per il rientro e vorrei trascorrere un paio d'ore al mare con i miei bambini
sopra Johnny con il suo Spitfire MKIII,
oltre a dire che con lui andrei a tutti i raduni perché ho trovato una grande empatia e lo ringrazio della sua amicizia, devo dire che avendolo scortato standogli dietro in gran parte del viaggio mi sono deliziato del rombo del suo BSA che sembra un caccia bombardiere...
credetemi per un attimo ho davvero pensato che sorvolando Todi sganciasse le bombe!
Bellissimo...ora però non vedo l'ora di mettere in strada il mio MKIV!
il percorso del ritorno è veloce ma anche questo bello e vario, facciamo la E45, a Perugia salutiamo Ettore, proseguiamo fino ad Orte, poi la Via Flaminia, poi Faleria dove salutiamo Dino che continuerà sulla Flaminia, fino a toccare il borgo di Calcata e poi la Cassia dove saluto Mauro e Johnny, mi aspetta l'ultimo tratto di strada ancora in solitaria
sopra e sotto il gruppo nel frattempo a pranzo sulla strada del rientro...che peccato non esserci!
alle 15.45 arrivo a Formia, siamo partiti intorno alle 11.00,
ho percorso quasi 400 km in meno di cinque ore...non male...
la moto semplicemente volava!
Ottimo rodaggio, sono stanco ma davvero felice e soddisfatto...
in spiaggia trovo Giovanni e Giorgia che mi aspettano
un grazie a tutti gli amici con cui abbiamo condiviso questo bel fine settimana
buonanotte a tutti, io vado a dormire!
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