Dalla Newsletter di Andover Norton May 2017
Dalla Newsletter di Andover Norton
Un grazie agli Amici Jo, Phil, Simon e Keith...ora i nostri Calendari sono in tutti gli uffici di Andover...e grazie per tutte le volte che ci accontentate!
Tradotto il testo che parla della nascita del nostro gruppo e della passione dagli anni 60-70 nel Golfo
I ragazzi dell’epoca erano affascinati dalle varie Triumph, BSA, Matchless and Norton di quegli anni, moto non molto popolari e diffuse in Italia al tempo, ma che qui nel golfo grazie alla presenza dei militari americani popolavano numerose le strade, tanto numerose che non era difficile imbattersi nelle esotiche Commando Interpool della shore patrol.
Un gruppo di giovani amici tra cui Massimo Mantovani, Bernardo Rocchi, Paolo “Pucci” Diamanti, Piero Di Nucci, Luigi Ricca ed altri si appassionarono alle inglesi, in particolare alle Norton, così nel 1977 arrivarono le prime Commando di Massimo e di Pucci, alle quali si aggiunsero di li a poco altre moto ed altri amici costituendo un gruppo stabile di motociclisti ed appassionati di inglesi locali.
Negli anni ’80 e ’90 questo gruppo partecipò a molti raduni organizzati dai maggiori club motociclistici italiani dedicati alle moto inglesi, il British Bikes Best di Milano e l’Hearts Owners Motorcycle Club di Roma, strinse rapporti di amicizia con i club svizzeri e austriaci, partecipando ai loro raduni (nella foto sotto un invito dell’indimenticato amico Wolf Pfeiffer per un incontro del 1985 a Salisburgo.
Agli inizi del nuovo secolo la passione si è sopita per un po’. La prematura scomparsa di Pucci e di Bernardo ha toccato il cuore di nostri riders ed inevitabilmente gli impegni che lavoro e famiglia hanno richiesto ha assorbito molte energie lasciando le loro classiche inglesi in garage. Ma come si sa il seme della passione germoglia quando trova terreno fertile, ed i familiari e gli amici più giovani che bambini ammiravano e sognavano le loro moto crescendo si sono appassionati. La nuova generazione ha dato nuova energia a questo gruppo riallacciando il legame con il passato e ravvivando il fuoco della passione mai sopito sotto la cenere.
Quelle moto sono tornate efficienti e belle come e più di un tempo, ed altre se ne sono aggiunte. Oggi il gruppo conta un numero di circa venti appassionati riders. Oggi come ieri, per scelta e filosofia, non siamo strutturati come un vero club ma ci consideriamo un gruppo di motociclisti liberi, da qui il nick “The Wild Bunch Riders”. La manutenzione ed il restauro delle moto la facciamo rigorosamente da noi, ed i più esperti aiutano i meno abili iniziandoli alle gioie della meccanica inglese.
Ancora oggi capita di trovare tracce di quegli anni, un nostro amico ha recentemente ritrovato una Triumph T120R V speed del ’72 nel garage di una familiare. La moto era di un militare americano che aveva da lei affittato un appartamento e che alla fine degli anni ’80 era rientrato negli states lasciando li la moto.
Un grazie agli Amici Jo, Phil, Simon e Keith...ora i nostri Calendari sono in tutti gli uffici di Andover...e grazie per tutte le volte che ci accontentate!
Tradotto il testo che parla della nascita del nostro gruppo e della passione dagli anni 60-70 nel Golfo
Alla fine degli anni sessanta nel Golfo di Gaeta c’era una importante base della marina americana, e naturalmente con i soldati americani, arrivavano molte moto inglesi a popolare le nostre strade.
I ragazzi dell’epoca erano affascinati dalle varie Triumph, BSA, Matchless and Norton di quegli anni, moto non molto popolari e diffuse in Italia al tempo, ma che qui nel golfo grazie alla presenza dei militari americani popolavano numerose le strade, tanto numerose che non era difficile imbattersi nelle esotiche Commando Interpool della shore patrol.
Un gruppo di giovani amici tra cui Massimo Mantovani, Bernardo Rocchi, Paolo “Pucci” Diamanti, Piero Di Nucci, Luigi Ricca ed altri si appassionarono alle inglesi, in particolare alle Norton, così nel 1977 arrivarono le prime Commando di Massimo e di Pucci, alle quali si aggiunsero di li a poco altre moto ed altri amici costituendo un gruppo stabile di motociclisti ed appassionati di inglesi locali.
Negli anni ’80 e ’90 questo gruppo partecipò a molti raduni organizzati dai maggiori club motociclistici italiani dedicati alle moto inglesi, il British Bikes Best di Milano e l’Hearts Owners Motorcycle Club di Roma, strinse rapporti di amicizia con i club svizzeri e austriaci, partecipando ai loro raduni (nella foto sotto un invito dell’indimenticato amico Wolf Pfeiffer per un incontro del 1985 a Salisburgo.
Agli inizi del nuovo secolo la passione si è sopita per un po’. La prematura scomparsa di Pucci e di Bernardo ha toccato il cuore di nostri riders ed inevitabilmente gli impegni che lavoro e famiglia hanno richiesto ha assorbito molte energie lasciando le loro classiche inglesi in garage. Ma come si sa il seme della passione germoglia quando trova terreno fertile, ed i familiari e gli amici più giovani che bambini ammiravano e sognavano le loro moto crescendo si sono appassionati. La nuova generazione ha dato nuova energia a questo gruppo riallacciando il legame con il passato e ravvivando il fuoco della passione mai sopito sotto la cenere.
Quelle moto sono tornate efficienti e belle come e più di un tempo, ed altre se ne sono aggiunte. Oggi il gruppo conta un numero di circa venti appassionati riders. Oggi come ieri, per scelta e filosofia, non siamo strutturati come un vero club ma ci consideriamo un gruppo di motociclisti liberi, da qui il nick “The Wild Bunch Riders”. La manutenzione ed il restauro delle moto la facciamo rigorosamente da noi, ed i più esperti aiutano i meno abili iniziandoli alle gioie della meccanica inglese.
Ancora oggi capita di trovare tracce di quegli anni, un nostro amico ha recentemente ritrovato una Triumph T120R V speed del ’72 nel garage di una familiare. La moto era di un militare americano che aveva da lei affittato un appartamento e che alla fine degli anni ’80 era rientrato negli states lasciando li la moto.
At the end of the sixties in the Gulf of Gaeta there was an important US Navy base, and of course with American soldiers, many British bikes arrived on our roads.
The boys of the time were fascinated by the various Triumph, BSA, Matchless and Norton, in those years infact british bikes were not very popular and widespread in Italy, but here in the gulf due to the presence of American soldiers roamed the streets numerous, so numerous that was not difficult to find even the more exotic shore patrol Commando Interpol.
A group of young friends including Massimo Mantovani, Bernardo Rocchi, Paolo "Pucci" Diamanti, Piero Di Nucci, Luigi Ricca and others fell in love with Brit iron, in particular the appreciate Nortons, so with the 1977 the first Commando came to Massimo and then to Pucci, to which were added a little later other bikes and other friends forming a local stable group of motorcyclists and fans of british bikes.
In the 80s and 90s this group participated in many rallies organized by leading Italian motorcycle club dedicated to the British bike, the British Bikes Best of Milan and Heart’s Owners Motorcycle Club of Rome, tightened its relations of friendship with the Swiss and Austrian clubs, participating in their meetings (pictured below an invitation of the unforgettable friend Wolf Pfeiffer for a meeting in 1985 in Salzburg).
Early in the new century the passion was long dormant. Pucci and Bernardo sadly passed away, touched their hearts, inevitably the commitments that work and family have requested has absorbed a lot of energy leaving many of their classic bikes sleeping in the garage. But as we all well know the seed of passion sprouts when it finds fertile ground, and family members and younger friends who admired and dreamed their bikes growing up with an insane passion for this bikes . The new generation has given new energy to this group renewing the link with the past and reviving the fire of passion never faded under the ashes.
Since 2010 all those bikes are back as efficient and beautiful, may be more than once, others have been added in recent years. Today the group has a number of about twenty enthusiasts riders. Today, as before, by choice and philosophy, we are not structured like a real club, but we see ourselves as a group of free riders, hence the nickname "The Wild Bunch Riders". The maintenance and restoration of the bikes we do it strictly by us, and the more experienced help less able initiating them to the joys of the English mechanics.
Even in this day happen to find traces of those early years, a friend recently rediscovered a 1972 Triumph T120R 5 speed in a family garage. The bike was owned by an American soldier who rented an apartment from his aunt in the ’80 he returned in the states leaving the bike there.
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